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COMMONERS VOICES

Manifestazione del sindacalismo sociale

Palermo, Presidio in Prefettura di Toni Casano-



Nel pomeriggio di venerdì scorso si è svolto un presidio-distanziato davanti la Prefettura, convocato dall’Associazione sindacale palermitana ALBA, aderente alla CUB-Confederazione Unitaria di Base. L’iniziativa è stata promossa, de facto, da una spinta sociale dal basso, che ha posto al centro dell’attenzione generale il disaggio esistenziale sempre più diffuso, date le condizioni di precarietà in cui versa la vita di interi strati della popolazione palermitana. Un disaggio che ha appesantito il fenomeno di esclusione ed emarginazione sociale che (con l’aggravarsi della crisi epidemiologica e le conseguenti misure restrittive varate in questi giorni dagli esecutivi nazionale e locale) rischia di allargare drammaticamente la voragine dello stato di povertà assoluta, così com’è accaduto nell’ondata pandemica di primavera, da cui ampie fasce di società non si sono ancora risollevate.

Nello specifico la manifestazione s’ è posta l’obiettivo – così come si evince dal seguente video  https://fb.watch/1LWKQiArb4/ – della costituzione di un «tavolo permanente per l’emergenza sociale», nel quale si possa attivare un proficuo confronto con gli enti pubblici territoriali, sia per quanto riguarda gli interventi istituzionali di propria competenza sia per quanto concerne il merito della pianificazione dei programmi comunitari-UE, a partire dall’impiego delle risorse del Recovery Fund, su cui è necessario fare leva al fine di indirizzare i finanziamenti verso un possibile sviluppo sostenibile, tenendo conto dei bisogni sociali generali “senza lasciare – come auspicano dal Sindacato – che qualcuno possa essere abbandonato al destino cinico e baro imposto dal giogo economico della competizione individualistica, imposta dalla legge di mercato fondata sulla regola mors tua vita mea” .

Insomma, affermano i dirigenti sindacali ALBA-CUB: “La ricostruzione post-COVID non può reggersi soltanto con il ripristino dei fattori economici pre-pandemici”. Ed aggiungono: “S’è vero che, dopo la tremenda crisi epidemiologica (ancora in atto), il mondo non sarà più lo stesso (così come adesso tutti a parole affermano), allora sarà necessario sin da subito favorire la ricostruzione del tessuto sociale comunitario, mediante interventi straordinari, rimuovendo gli istinti egoistici e concorrenziali alimentati dal dio-mercato e dalla logica del profitto”.

Tutto questo è stato ribadito nell’incontro con i rappresentati prefettizi, i quale – dopo avere ascoltato le richieste argomentate dalla delegazione dei manifestanti – si sono riservati di assumere quanto prima una determinazione di merito.

Il giudizio sul resoconto della giornata fatto dai dirigenti sindacali di ALBA rimane sospeso, pur dichiarandosi soddisfatti per la riuscita del presidio, nonostante le difficoltà oggettive causa coronavirus, augurandosi – nel contempo – che dall’interlocuzione possano scaturire risultati tangibili. “Nelle more delle determinazioni prefettizie – dicono – continueremo la nostra mobilitazione sociale, prendendo in considerazione la possibilità di promuovere a breve nuove iniziative”

Al presidio distanziato, in osservanza alle misure anti-covid, ha partecipato una nutrita rappresentanza dei lavoratori dei Cantieri di Servizio, in atto impegnati nel miglioramento dei parchi cittadini, collaborando positivamente nella best practice di conservazione del verde pubblico con le maestranze strutturate nei ruoli organici dell’amministrazione municipale.






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