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GLASOVI COMMONERA

Dal consumo critico e responsabile alle forme di autorganizzazione collettiva dal basso. Dai gas alle food coop [Lez. 10]



SCUOLA DI ATTIVAZIONE POLITICA
“Progettare un’economia trasformativa per una comunità sostenibile e solidale"

PARTE TERZA:  
Le esperienze e le pratiche


📌 Giovedì 8 ottobre -  17.30-19.30
LEZIONE 10  - Dal consumo critico e responsabile alle forme di autorganizzazione collettiva dal basso. Dai gas alle food coop

Gli ultimi anni sono stati caratterizzati da una rivoluzionaria moltiplicazione dei gruppi d’acquisto popolari e solidali e di nuove esperienze di produzione sostenibile all’interno dei territori. Operazioni di questo tipo non si riconducono alle mera scelta personale bensì alla responsabilizzazione critica e collettiva di soggetti che mettono in discussione l’intero processo inerente la filiera agroalimentare, dalla produzione alla distribuzione al consumo.

La mercificazione della fertilità di suolo, delle piante, dei corpi umani e non umani fanno i conti con le resistenze germogliate e cresciute all’interno degli orti sociali. Le forme di solidarietà praticate all’interno dei gruppi d’acquisto e delle food coop sono pronte a destabilizzare e ripensare il sistema imposto, ponendo come assioma la propria indipendenza dal ciclo economico produttivo promosso in chiave neoliberista, distruttivo sotto ogni punto di vista, e mettendo al centro l'orizzontalità dei processi decisionali e produttivi.

Partnership innovative, come la Community Supported Agriculture (CSA) , in italiano agricoltura sostenuta dalla comunità, mettono in connessione cittadini, produttori, consumatori, attivisti e attori politici che propongono un approccio economico alternativo basato sulla solidarietà reciproca, la pianificazione comune, la partecipazione e la condivisione del rischio.  Tale approccio può assumere diverse forme organizzative, quando l’iniziativa è guidata dalla comunità si privilegia la forma cooperativa, come nel caso di Semi di Comunità, la prima CSA del Lazio nata a febbraio del 2019.


Docenti:
🔹 Francesca Forno: È professoressa associata presso il Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale (Università di Trento). È autrice di articoli e volumi sui temi della partecipazione dei cittadini e gli stili di vita sostenibili e ha condotto ricerche sul consumo critico e collaborativo. I suoi lavori più recenti riguardano le reti di approvvigionamento alternative e il rapporto tra governance alimentare e territoriale e il coinvolgimento dei cittadini. Su questi temi ha coordinato e diretto un’ampia ricerca sui Gruppi di Acquisto Solidale (GAS) che ha coinvolto più di 1600 famiglie appartenenti a 204 gruppi attivi in Lombardia ed è ora responsabile del progetto europeo PLATEFORMS sulle pratiche alimentari e la loro relazione con le diverse modalità di approvvigionamento, progetto finalizzato all’individuazione di quei meccanismi che facilitano l’adozione di diete “sostenibili”, ovvero diete a basso impatto ambientale che contribuiscono alla sicurezza alimentare e nutrizionale, ma anche a una vita sana per le generazioni presenti e future.
A Trento è inoltre la responsabile scientifico di Nutrire Trento, progetto promosso dal Comune e Università di Trento per rendere consumo e produzione di cibo più sostenibile, accorciando la filiera e riducendo gli sprechi www.nutriretrento.it 

🔹 Caterina Amicucci:  Lavora dal 1996 nell'associazionismo, dirigendo diverse organizzazioni internazionali,
tra le quali il Servizio Civile Internazionale e Un Ponte Per. Ha lavorato per la Campagna per la Riforma della Banca Mondiale, poi Re:Common,  coordinando  campagne di advocacy e pressione nei confronti delle Istituzioni finanziarie Internazionali in particolare della BEI.  Si è occupata di accesso all’acqua e di processi di ripubblicizzazione del servizio idrico contribuendo alla fondazione del Movimento Europeo per l'acqua. Dal 2015 lavora come project designer e manager nell’ambito del  fenomeno migratorio. Attualmente coordina un progetto di contrasto al caporalato in agricoltura nelle cinque regioni del sud. E' socia e attivista del progetto di Community Supported Agricolture "Semi di Comunità".

🔹 Valentina Merlo: Laureata in Mass Media e Politica, con tesi sulla comunicazione della sostenibilità agro-alimentare. Di lavoro orientatrice, nel tempo libero attivista in ambito agro-alimentare. Co-fondatrice, nel 2011, dell’APS Richiedenti Terra, di cui è attualmente Presidente, che si occupa di orti comunitari e consumo critico tramite il “Gruppo d’Acquisto Popolare”. Parte del direttivo di Trento Consumo Consapevole, associazione dei GAS di Trento nata nel 2017, e del comitato organizzativo dell’OltrEconomia Festival, arrivato alla sesta edizione.

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2 Komentara

Card jack1

Mariarosaria M

Listopad 08, 2020 at 18:08

Perchè se c'è scritto 8 ottobre trovo link che mi rimandano al 6 ottobre? Che succede?

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Scuola di Attivazione Politica

Listopad 08, 2020 at 18:54

Ciao Mariarosaria, è un errore di battitura :)