L’Agroecologia strumento per costruire economie trasformative
Abstract della settima lezione - martedì 30 marzo ore 17:30-19:30
Il programma del corso si articola in quattro parti: 1) l’analisi territoriale, 2) le proposte di gestione, 3) le esperienze e le pratiche, 4) istituzioni normative e politiche pubbliche, nazionali ed europee.
parte seconda: Le proposte di gestione.
Titolo: Proposte per una gestione agroecologica degli scarti a livello di produzione, distribuzione e consumo.
Il Comitato per la sicurezza alimentare della FAO e l’HPLE (High Level Panel of Experts on Food Security and Nutrition) , tra il tredici principi dell’Agroecologia che mirano a definire i concetti che devono essere applicati per rendere operativo l’approccio agroecologico ha indicato come prioritario il riutilizzo dei rifiuti, come nella progettazione dell’agrosistema, secondo Altieri ed altri (2017) , risulta prioritario migliorare il riciclo delle biomasse, con l’obiettivo di ottimizzare nel tempo la decomposizione della sostanza organica e il ciclo degli elementi nutritivi, rafforzando il “sistema immunitario” dei sistemi agricoli mediante il ripristino e la valorizzazione della biodiversità funzionale. La strategia da perseguire per la progettazione dell’agro-ecosistema in chiave agroecologica si deve basare su un approccio multifunzionale, in grado di attivare il riciclo dei materiali, il controllo biologico, gli antagonismi, l’allelopatia e tutti quei processi che aumentano la loro sostenibilità, resilienza e produttività.
Conduce: FABIO MUSMECI, ricercatore Enea, Presidente dell’Associazione Italiana Compostaggio
1° Intervento
Nome del Relatore : SILVIA COSCIENZA Direttivo del Comitato Fa’ la cosa giusta! Sicilia, Direttivo Ass. Italiana Compostaggio (A.I.C.)
ABSTRACT INTERVENTO: Così come nel settore energetico abbiamo assistito ad una trasformazione di paradigma , la cosiddetta ENERGY TRANSITION,che sta modificando alla radice i modi di sfruttare le risorse , di produrre localmente e diffusamente attraverso un sistema di incentivi, di integrazione tra grandi e piccoli produttori,la rete, la presenza delle ESCO,altrettanto urgente riteniamo che oggi sia maturo il tempo di una WASTE TRANSITION. Dal grande impianto alla gestione dei rifiuti organici diffusa e partecipata, con piccoli sistemi locali. Il compostaggio diffuso ed il compostaggio di prossimità, inteso come auto compostaggio (domestico e non) compostaggio di comunità e locale, divengono pertanto centrali, sia come soluzioni innovative per la trasformazione degli scarti organici ,che come strategia di mitigazione degli impatti ambientali e lotta al cambiamento climatico, attraverso la riduzione della CO2 in atmosfera e la reintroduzione del C organico nei suoli. E’ quello che chiameremo IL SISTEMA DEI RIFIUTI DEL III MILLENNIO.
2° Intervento
Nome del Relatore : DARIO COSTANZO Coordinatore tecnico Distretto del Cibo “Distretto delle filiere e dei territori di Sicilia in rete.
ABSTRACT INTERVENTO: Da diversi anni si è alle prese con lo smaltimento dei rifiuti provenienti dalle coltivazioni agrumicole (residui di potatura) e dalle industrie agrumarie (pastazzo); essendo tali residui classificati come “rifiuti speciali” non possono infatti essere smaltiti in discarica, senza procedere ad un pre-trattamento.La Comunità scientifica si è quindi interrogata sulla possibilità di trasformare questo rifiuto in risorsa, sperimentando diversi utilizzi ai fini industriali, zootecnici, agronomici etc per il riutilizzo dei sottoprodotti agrumari e dei residui di potatura. Durante questa breve presentazione, si citeranno alcuni esempi virtuosi frutto della sperimentazione nell’ambito di vari progetti, tra cui il Progetto ERASMUS CITRIVET, finanziato dall’UE e che ha visto la partecipazione di partner italiani, spagnoli e portoghesi. Il riutilizzo dei sottoprodotti produce così una duplice utilità: sgravare i costi di smaltimento dei produttori (agricoltori e industrie) e reimmettere nel circolo virtuoso dell’economia circolare, prodotti naturali denominati “materia prima seconda” che hanno un elevato valore biologico.
3° Intervento
Nome del Relatore : ALDO LUONGO - Sindaco del Comune di Cuccaro Vetere.
ABSTRACT INTERVENTO: La gestione dei rifiuti per un’amministrazione comunale , ancora oggi, resta una sfida primaria importanza. Mentre da una parte risulta più semplice gestire la raccolta differenziata delle altre frazioni, complicata rimane la gestione della frazione organica, soprattutto per le aree interne e rurali, caratterizzate da collegamenti difficili, nei quali raccogliere e poi trasportare l’organico per almeno tre volte a settimana, nei centri di raccolta, rappresenta un importante dispendio di risorse economiche. Tutto questo indusse l’amministrazione comunale di Cuccaro Vetere(SA), da me guidata, a scegliere nel 2011 la pratica del
Compostaggio Locale, con l’utilizzo di una compostiera meccanica, per la gestione della frazione organica. Una sfida importante, primo comune in Italia, che ha dato il via, grazie anche ad ENEA ed AIC, ad un percorso che si pone come obiettivo la diffusione di questa pratica di riciclo della frazione organica, che bene si inserisce nella programmazione della Transizione Ecologica presente nella programmazione del Recovery Plan.