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STORIE

34#PalermoỊƞḾovimento. Bloc-News della contronarrazione sociale

Rubrica settimanale su eventi e fatti in Sicilia  -a cura RedazionePA PRESSENZA-

“GLI ALGORITMI DELLA POLITICA” – dibattito attorno la profilazione del controllo sociale
UNA VIA D’USCITA DAL COVID-19. L’accesso ai vaccini in Italia e nei paesi a basse risorse
LA FABBRICA AI TEMPI DEL COVID: processi imprenditoriali e condizioni lavorative
#NoMoreEmptyPromises. SCIOPERO MONDIALE PER IL CLIMA
RECOVERY PALERMO . Idee e azioni per uno sviluppo sostenibile
FERMO AMMINISTRATIVO: “dalla repressione politico-giudiziaria alla dissuasione burocratica” 




“GLI ALGORITMI DELLA POLITICA” – dibattito attorno la profilazione del controllo sociale
Lunedì ore 17:30 – Piattaforma Google Meat (codice yztfjozxrx)  e diretta FB nelle pagine
Laboratorio Andrea BallaròCaffè filosofico B. Bonetti \ Associazione culturale Malaussène
Alla presentazione del volume interverranno – unitamente all’autore, Salvo Vaccaro (filosofia politica) – Carmine Castoro (filosofia della comunicazione) e Ottavio Marzocca (filosofia etico politica). Coordina Antonio Minaldi (Caffè filosofico B.Bonetti)
«Quando navighiamo sul web, parliamo allo smartphone, effettuiamo operazioni online o usiamo i social network, lasciamo inevitabilmente tracce della nostra attività a disposizione delle imprese digitali che controllano il web. Questa immensa mole di dati viene costantemente raccolta, elaborata e riassemblata in modo da permettere alle Big Tech e ai loro clienti, pubblici e privati, di individuare il nostro profilo identitario con sempre maggiore precisione. Ed è l’algoritmo la funzione operativa che presiede a tali tecniche di profilazione. Ma non si tratta solo di marketing commerciale: è molto di più. L’algoritmo consente infatti di elaborare, in base al nostro comportamento online, una previsione delle nostre condotte future che attiva, anche in ambito politico, forme di induzione e attrazione verso posizioni che altrimenti non ci verrebbero in mente. La sfera pubblica si presta così a condizionamenti propagandistici che il cittadino non è ancora preparato ad analizzare criticamente e che incidono sulla libertà stessa, sia come immaginario singolare e sociale, sia come pratica individuale e collettiva».

 

UNA VIA D’USCITA DAL COVID-19. L’accesso ai vaccini in Italia e nei paesi a basse risorse – 
giovedì 18 ore 18.30 – webinar in diretta online pagina FB Medici Senza Frontiere – Gruppo di Palermo
Discussione sull’accesso ai vaccini, sarà possibile interagire con i relatori facendo domande direttamente su facebook, Intervengono: Salvatore Corrao (professore associato di Medicina Interna, Direttore UOC medicina interna II, ARNAS Civico, Palermo); Lucia Craxì (ricercatore di Bioetica dell’Università degli Studi di Palermo, responsabile della Sezione Sicilia della Consulta di Bioetica Onlus); Lavinia Del Corona (dottoressa di ricerca in diritto costituzionale dell’Università degli Studi di Milano e membro della Sezione milanese della  Consulta di Bioetica Onlus); Silvia Mancini (Humanitarian Officer Medici Senza Frontiere Italia); modera Franco Nuccio, giornalista di ANSA
 

LA FABBRICA AI TEMPI DEL COVID: processi imprenditoriali e condizioni lavorative
giovedì 18 ore 17:30 – diretta pagine FB Centro Zabut, Il sindacato è un’altra cosa e Riconquistiamotutto Palermo
Il dibattito online avrà come tema l’impatto che il Covid ha avuto all’interno delle fabbriche e quali processi ha innescato, sia da parte delle imprese che le reazioni che i lavoratori hanno messo in campo. Di questo discuteremo con tre operai delegati sindacali in tre delle maggiori fabbriche del paese.
Modera:
Gabriella Palermo – Centro Zabut
Intervengono:
-Augustin Breda – RSU FIOM Electrolux Susegana
-Dario Salvetti – RSU FIOM GKN Firenze
-Serafino Biondo – RSU FIOM Fincantieri Palermo
 
#NoMoreEmptyPromises. SCIOPERO MONDIALE PER IL CLIMA
Palermo, venerdì 19 ore 16:00 –  Piazza Giuseppe Verdi – comunicato
In tutto il mondo, manifesteremo affinchè le istituzioni locali, nazionali e internazionali intraprendano azioni efficaci e realmente concrete per contrastare la crisi climatica. A livello mondiale , scenderemo in piazza con lo slogan #NoMoreEmptyPromises che tradotto racchiude a pieno il nostro messaggio: non vogliamo che la politica si riempia la bocca di promesse vuote, vogliamo politiche che contrastino pragmaticamente la crisi climatica con tutti i mezzi possibili, nel rispetto dei principi della giustizia climatica.
Partendo dalle amministrazioni locali e regionali fino ad arrivare alle istituzioni nazionali e internazionali non è stato fatto abbastanza ( … o è stato fatto male) sul fronte della transizione energetica,della mobilità sostenibile,della salvaguardia della biodiversità , della protezione e gestione delle risorse idriche ,dell’economia circolare… Venerdi 19 scendiamo in piazza affinchè si agisca effettivamente su questi temi con investimenti e politiche concrete, oltre alle innumerevoli promesse prive di alcun significato pratico.
Siamo scesi in piazza più e più volte e continueremo a farlo perchè manifestare ora significa salvaguardare la qualità della vita dell’essere umano oggi e nei decenni a venire.
Scendi anche tu in piazza e difendi il tuo futuro!
info/events

  

RECOVERY PALERMO . Idee e azioni per uno sviluppo sostenibile
venerdì 19 ore 09:30 diretta online sulla pagina collettiva.it
Incontro organizzato dalla Cgil Palermo per approfondire gli aspetti che il Recovery Plan. I temi su cui ruoteranno gli interventi sono: Sviluppo del territorio;  Progetti, risorse, investimenti per superare il ritardo strutturale;  Creare lavoro buono a Palermo, in Sicilia, nel Sud. La diretta dell’evento si può vedere dal sito Facebook della Cgil Palermo e sul sito www.collettiva.it
/events/


FERMO AMMINISTRATIVO: “dalla repressione politico-giudiziaria alla dissuasione burocratica” 
Blocco navi-ONG: Lamorgese più efficace di Salvini. Così potremmo sintetizzare la visione “tecnica” posta in essere per contrastare le Ong che si “ostinano” nel compiere missioni umanitarie nel bacino del Mediterraneo. Una procedura in sordina senza grandi clamori, passando da una gestione esecutiva fondamentalmente imperniata sul sequestro penale (con l’uso politico-propagandistico salviniano) al tecnicismo burocratico, affidandosi al “fermo amministrativo” disposto dalle Autorità marittime, le quali nell’espletamento dei loro compiti istituzionali, trattano i natanti delle organizzazioni umanitari come se fossero “navi commerciali”, contestando irregolarità tecniche: nel corso del Conti bis sono stati sette i battelli umanitari a cui è stata irrogata la sanzione di “fermo”. Sulla vicenda è intervenuto anche l’avvocato Fulvio Vassallo Paleologo, dell’Adif- Associazione diritti e frontiere, con un commento rilasciato al  CORRIERE, specificando la paradossale applicazione della misura restrittiva: «Come se il comandante di una nave impegnata in ricerca e soccorso potesse decidere a un certo punto di interrompere le attività di salvataggio perché a bordo non si trovano in misura adeguata giubbetti salvagente, servizi igienici con scarichi a norma o zattere preinstallate con gli attacchi omologati a un numero di persone corrispondente a quello dei naufraghi…»



 
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