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STORIE

36#PalermoỊƞḾovimento. Bloc-News della contronarrazione sociale

Rubrica settimanale su eventi e fatti in Sicilia  -a cura RedazionePA-

Violenza Ostetrica. Cosa è? Come riconoscerla?
Razzismo Brutta Storia. La settimana di Palermo
I senza-casa incontrano Assessore Mattina
Un punto a favore degli Assistente igienico-personale specializzato per gli studenti disabili
Dalla magia alla stregoneria. Cambiamenti sociali e culturali e la caccia alle streghe
Laboratorio sul “Documentario d’inchiesta” – Corso di formazione

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Violenza Ostetrica. Cosa è? Come riconoscerla?
Le pillole di Non una di Meno Palermo
Secondo la definizione giuridica formulata in Venezuela nel 2007, primo Paese al mondo ad aver approvato una legislazione in proposito, si definisce violenza ostetrica “l’appropriazione del corpo e dei processi riproduttivi della donna da parte del personale sanitario che si esprime in un trattamento disumano, nell’abuso di medicalizzazione e nella patologizzazione dei processi naturali, avente come conseguenza la perdita di autonomia e delle capacità di decidere liberamente del proprio corpo e della propria sessualità che impatta negativamente sulla qualità della vita della donna”. Nel 2019 l’Onu ha emanato il primo Rapporto sulla violenza ostetrica, che la inquadra come violazione dei diritti umani.
Praticamente come riconoscerla? È violenza ostetrica
-Eseguire manovre o dare farmaci per accelerare il parto anche se non serve -Comprimere o spingere sulla pancia della donna per farla partorire; -Imporre alla donna che partorisce o che abortisce ricoveri ospedalieri non necessari -Tagliare la vagina della donna durante il parto senza consenso -Immobilizzare la donna con monitoraggi, cinture, flebo e obbligarla a partorire sdraiata. -Impedire alla donna che partorisce o che abortisce di avere accanto a sé una persona di fiducia -Non dare alla donna che partorisce o abortisce informazioni su pratiche mediche ed eseguirle senza il suo consenso o dare informazioni incomplete per indurla ad accettare un intervento chirurgico -Rompere il sacco amniotico durante il travaglio senza motivo o consenso -Impedire alla donna di bere o mangiare per tutti il travaglio e il parto -Rimproverare la donna di non impegnarsi, deriderla se esprime paura o dolore e accusarla di non essere capace di partorire -Denigrare la donna che partorisce o che abortisce per la sua cultura, il suo credo, le sue convinzioni.
Alcuni dati.
Una donna su cinque, in Italia, è stata vittima di violenza ostetrica durante il parto (secondo i dati della prima indagine nazionale realizzata dall’Istituto di ricerca Doxa e da Ovoitalia). Secondo la stessa indagine, 4 donne su 10 hanno dichiarato di aver subito pratiche lesive della propria dignità o integrità psicofisiche, mentre al 54% delle utenti è stata effettuata un’episiotomia (incisione chirurgica del perineo per facilitare il parto) senza consenso informato, pratica che l’OMS definisce “dannosa, tranne in rari casi”.
Riconoscere queste forme di violenza è il primo passo per costruire insieme un processo di lotta che rivendichi il #consenso medico delle donne durante la gravidanza e il parto, il #diritto alla #salute riproduttivo per le donne.

Razzismo Brutta Storia. La settimana di Palermo
La #SettimanaAntirazzistaPalermo (21-27/Marzo), a cui Pressenza ha dato ampio spazio nel numero scorso della rubrica, ha fatto registrare una buona partecipazione, un dato che ha compensato gli sforzi dei  partner (vedi elenco su /events/) che avevano raccolto l’indicazione, promossa a livello nazionale da “Razzismo Brutta Storia”, di manifestare nelle piazze del paese. A Palermo l’iniziativa si è chiusa  ai Quattro canti di città il #27marzo con il sit-in #CittadinanzaDirittoNaturale.
Così come si scrive in un post pubblicato su Forum Antirazzista Palermo, fra gli organizzatori dell’appuntamento palermitano, con il sit-in si è chiusa la kermesse tra le persone in piazza «con i nostri corpi, le nostre voci, i nostri (tanti) colori, la nostra musica, la nostra danza, i nostri disegni, le nostre frasi, le nostre richieste, le nostre rivendicazioni. Nostre. Di tutt* noi». Insomma si esprime piena soddisfazione, «ma il percorso per la difesa dei #dirittiumani delle persone, per noi – come si sottolinea nel  post -, non smetterà, qualsiasi sia il loro colore della pelle, il genere, l’orientamento sessuale, la religione professata (o non professata), il paese di provenienza, le eventuali disabilità, l’età».
 

I senza-casa incontrano Assessore Mattina
Comunicato PaP di Palermo
Venerdì della scorsa settimana, su richiesta di Potere al Popolo, assieme a una delegazione delle famiglie, è stato incontrato l’Assessore Giuseppe Mattina per riprendere la discussione relativa al possibile processo di regolarizzazione dei nuclei familiari coinvolti nell’occupazione  di alcuni immobili, in disuso da circa 20 anni, di proprietà del Comune.
“L’Assessore ci conferma che è volontà dell’amministrazione portare avanti tutti quei processi che possano, in primo luogo dare certezze alle famiglie, in secondo luogo mettere un punto rispetto ad occupazioni nate per reali necessità abitative che vanno avanti da tanti anni”.  Così scrive Potere al Popolo in un comunicato, confermando l’impegno di continuare a stare a fianco delle famiglie, “sia nel supportarle rispetto a tutti i passi che si dovranno muovere sia per vigilare che tutto si svolga nell’interesse delle stesse, non per favorire qualcuno in particolare ma per fare in modo che tutte le famiglie coinvolte abbiano pari opportunità”.
 

Un punto a favore degli Assistente igienico-personale specializzato per gli studenti disabili
Comunicato SLAI Cobas /Sicilia
L’Ars approva in finanziaria la norma in favore degli studenti con disabilità: con 5 milioni di euro di dotazione l’art.89 istituisce un fondo per l’assistenza igienico-sanitaria agli aventi diritto. Tuttavia questo è solo un primo passo: “E da Lunedì si continua la lotta!!!”, scrive lo  SLAI Cobas /Sicilia,  protagonista della vertenza  sindacale della categoria degli Assistente igienico personale specializzato per gli studenti disabili. L’art. 89, dicono, “ci ha dato ragione in merito al fatto che leggi regionali in materia sono pienamente vigenti e da applicare. Ma ora questo articolo deve essere recepito e applicato nella sua valenza legata alle leggi vigenti da tutti gli Enti Locali intermedi”.
 

Dalla magia alla stregoneria. Cambiamenti sociali e culturali e la caccia alle streghe
martedì 30  ore 18:00 diretta pagine FB Caffè Filosofico “B.Bonetti”\Laboratorio “A. Ballarò”\Associazione culturale “Malausséne” – online su Google Meat (codice yztfjozxrx)
Presentazione del libro curato da Alessandra Ciattini per i tipi di “La Città del sole”, Napoli 2017. Una raccolta di saggi con “l’ambizione di produrre uno sguardo ampio sul tema delle credenze e in particolare sui fenomeni della magia e della stregoneria”. Le analisi dei contributi si muovono nel contesto europeo della cultura rinascimentale: dall’astrologia all’alchimia – che hanno assunto “un ruolo centrale per la nascita della scienza moderna” –  fino alla legislazione adottate e applicate nei casi di stregoneria nelle colonie inglesi. “I diversi autori possono così fornire risposte a quesiti anche disparati: quali siano i processi mentali sottesi al pensiero magico, come si sia modificato nel corso del tempo l’atteggiamento delle autorità censorie e quello di critici e interpreti, come la magia e la stregoneria siano presenti nelle credenze di contesti culturali diversi”.
Relatori: Geraldina Colotti, direttrice de “Le monde diplomatique” , scrittrice e giornalista; Giacomo Turci direttore de “La Voce delle lotte”, Interverrà Alessandra Ciattini, curatrice del volume. Coordina:Elia Randazzo del Caffè Filosofico B Bonetti.
 

Laboratorio sul “Documentario d’inchiesta” – Corso di formazione
mercoledì 31 ore 19:00 Officina Rebelde Catania
Il Laboratorio sul “Documentario d’inchiesta” è un corso che vuole inserirsi in un percorso di lotta «contro ogni processo di privatizzazione e mercificazione della cultura: la condivisione dei saperi e il fare collettivamente cultura sono essenziali per l’esercizio della libertà, per la democrazia e per il futuro»
DOCUMENTARIO D’INCHIESTA LABORATORIO IN PRESENZA
durata del corso: 30 ore \ numero di partecipanti: max. 10
per info e prenotazioni: info@officinarebelde.it  
 

Per segnalazioni, contributi, comunicati stampa scrivere a pressenza.redazionepalermo@gmail.com

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