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STORIE

A rugby si gioca con le mani e con i piedi, ma soprattutto con la testa. All Reds Rugby Roma

Allreds

Segnalo questa bellissima esperienza. Una squadra di rugby che nasce dal basso, nella periferia romana, in un centro sociale, che vede partecipare giovani, meno giovani, uomini, donne e bambini.Nella loro pagina web si legge: "A rugby si gioca con le mani e con i piedi, ma sopratutto con la testa. Lealtà e rispetto per la propria squadra e per l'avversario, e non sete di annientare il "nemico" di turno; Dignità ed agonismo e non onore e trionfo; collettività nella difficoltà e non personalismo nella gloria; socialità e non individualità."Tra le altre cose organizzano iniziative culturali, concerti, dibattiti, incontri, cene sociali...Per chi vuole saperne di più può andare sul loro sito e vedere anche la foto gallery...qui il loro sito: http://www.allreds.it/allreds_new/

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1 Commento

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fbotto

settembre 11, 2018 at 18:16

Bella segnalazione, grazie. Il rugby in generale è uno sport inclusivo, almeno per quanto riguarda il minirugby, perchè poi gli impatti si fanno più importanti e la selezione viene da sè. Ma è vero che lealtà, onestà ed altruismo sono tra i primi principi di uno sport che è nobile quanto schietto. Segnalo l'esperienza del Tarvisium Rugby, nato nel 1969 a Treviso e primo esempio in Italia di un approccio rugbistico dal basso, della classe operaia (non per nulla magliette rosse), all'interno di un contesto che vedeva il rugby ancora sport di elite e legato al mondo cattolico.