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STORIE

Roma Dakar. Migranti, cinema e altre storie



Migranti
Vogliamo un mondo globale dove sia possibile per ciascuno esercitare il diritto a spostarsi, a fare esperienze all’estero, a ritornare, a muoversi in differenti paesi. Sogniamo una metropoli globale in cui sia possibile passeggiare sull’Avenue Pompidou a Dakar, girare un angolo e trovarsi a Piazza Vittorio a Roma, superare un cancello e piombare improvvisamente a Brooklyn.

Vogliamo raccontare l’emergere di comunità transnazionali che includano tanto il paese di provenienza che quello di arrivo dei migranti. Vogliamo costruire un ambiente migratorio nel quale i movimenti dei migranti contribuiscano alla crescita civile, economica e culturale, tanto del paese di partenza quanto di quello di arrivo, creando dei legami continui tra i diversi contesti che toccano.

Il nostro impegno è a favore della globalizzazione: non sosteniamo la globalizzazione «dall’alto», quella dei mercati finanziari, della multinazionali e del turbo-capitalismo, ma quella «dal basso», creata dai movimenti dei migranti.

Cinema
Noi di Roma-Dakar siamo d’accordo  con il grande regista Sembène: “il cinema dovrebbe essere la scuola serale dei giovani africani.” Sembène, scrittore, poeta, intellettuale, artista dalle mille sfaccettature e dai mille linguaggi, lo sapeva bene: con il cinema si può comunicare qualsiasi concetto, e soprattutto, con il cinema parli a chiunque. I limiti degli altri linguaggi possono diventare enormi, irremovibili. Il cinema è un’altra cosa. Esso ci permette di comunicare a chiunque.

Il Senegal è da decenni una realtà del cinema africano. Alcuni dei registi più apprezzati del mondo e del continente vengono da qui (Djibril Diop Mambéty e Alan Gomis, tra gli altri). Il cinema senegalese è apprezzato e seguito in tutto il mondo. In italia purtroppo è per lo più sconosciuto. Roma-Dakar intende riempire questo vuoto e produrre momenti di distribuzione per il cinema senegalese a Roma. Le iniziative cinematografiche organizzate da Roma-Dakar ospitano, hanno ospitato e ospiteranno opere dei registi che nel corso del tempo hanno lasciato le tracce più importanti nel cinema senegalese. Dai grandi maestri Ousmane Sembène e Mambety, fino ai nuovi talenti Alain Gomis e Dyana Gaye, in questo modo si vuole offrire allo spettatore un orizzonte esauriente del cinema senegalese.

Altre storie
L’associazione nasce per narrare la Dakar di oggi, il Senegal moderno e dinamico, in via di trasformazione, nella relazione stretta che intrattiene con l’Europa, con Roma. Lo scambio tra Roma e Dakar è già una realtà di tutti i giorni. I vantaggi o gli svantaggi di tale fenomeno dipendono soltanto da noi e dalle nostre scelte. Costruire un ponte concreto tra Roma e Dakar è il nostro obiettivo principale

Il progetto Roma-Dakar organizza una serie di eventi culturali ad hoc: esposizioni, proiezioni, rassegne, spettacoli, concerti sul tema del lavoro migrante, sulla sua storia, sulle sue contraddizioni.

Per maggiori informazioni e conoscere le nostre attività potete venirci a trovare sul nostro sito cliccando qui



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6 Commenti

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Rankis

settembre 15, 2018 at 02:34

Fateci sapere delle vostre iniziative culturali teneteci aggiornati.

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Roma Dakar

settembre 15, 2018 at 18:05

Volentieri. Vorremmo organizzare prossimamente un laboratorio sulla fiaba, perché ci siamo accorti che le fiabe che una persona nata in Italia conosce benissimo sin da bambino sono completamente sconosciute a una persona cresciuta in Senegal, e viceversa. Vorremmo quindi scambiarci le storie della nostra infanzia

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Anonimo

settembre 15, 2018 at 22:07

Fantastica idea quella delle fiabe!!! Complimenti x l idea...

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Rankis

settembre 15, 2018 at 22:12

Si ottima idea lo scambio delle storie delle nostre infanzie.... effettivamente non viene subito in mente questo approccio... forse xché x un adulto le fiabe sembrano lontane nel tempo eppure hanno avuto il loro ruolo formativo... molto interessante questo sguardo e scambio...

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CommonADA

settembre 15, 2018 at 22:50

Il cinema, le storie, le fiabe sono luoghi importanti di aggregazione culturale e possono diventare potenti punti di incontro e scambio. Verrò a trovarvi quando passo da Roma

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Roma Dakar

settembre 16, 2018 at 10:54

L'idea del laboratorio sulla fiaba è nata in modo molto semplice. Quando un membro (italiano) della nostra associazione parlando con un altro membro (senegalse) accennò alla storia di Capuccetto Rosso dando per scontato che l'altro la conoscesse... Invece nulla, il buio, non ne aveva mai sentito parlare. Di qui l'ipotesi che condividere gli immaginari e gli archetipi possa aiutare a conoscerci meglio (o magari no, perché scopriremo che le storie dell'infanzia comunque si assomigliano, ma vale la pena scoprirlo).