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STORIE

VIVO.CON - spazi di conoscenza e di convivenza

Abbiamo conosciuto Beatrice qualche tempo fa, quando ci ha contattate per parlarci di sua madre Antonia. Ci ha raccontato che dopo la morte del marito, la signora in qualche modo è cambiata, non sembra più la stessa persona e non vuole “fare più niente”. Se prima era una signora molto attiva, che aveva cresciuto cinque figli, che cucinava per tutti, lavorava nell’orto e frequentava il quartiere, adesso, a ottant’anni passati, sembra d’un tratto affaticata e “spenta”.

I figli sono sposati e ciascuno vive per conto suo ma Antonia non se la sente di andare a vivere con uno di loro perché la sua casa è importante per lei. Durante il giorno frequenta un Centro Diurno e alla sera i figli si alternano per stare con lei a cena, però dopo ognuno torna a casa propria e Antonia soffre il dover restare da sola tutta la notte.

 

Lia è una giovane ragazza di 30 anni che ha lasciato il suo paese di origine, dove insegnava inglese ai bambini, per una situazione di grande difficoltà. Arrivata a Trento, è stata accolta in una progettualità per persone Richiedenti Protezione Internazionale, ha ottenuto il Permesso di Soggiorno, ha imparato bene l’italiano e ha trovato un lavoro che le permette di affittare un appartamento. Lia però sente che le manca qualcosa: la vita in famiglia, l’avere delle persone con cui condividere la quotidianità e con cui sentirsi di nuovo a casa.

 

Qualche tempo dopo, Lia e Antonia si sono incontrate negli spazi di conoscenza di VIVO.CON.

Oggi Lia è ospite di Antonia e hanno attivato una coabitazione di auto mutuo aiuto.

Antonia qualche notte si alza, va verso la camera di Lia, la vede, si rassicura e torna a dormire.

Lia, invece, adesso ha una famiglia di riferimento nella città dove ha scelto di vivere.


Queste sono le storie di VIVO.CON, un progetto di auto mutuo abitativo dell’Associazione A.M.A. di Trento. Attivo dal 2009, il progetto crea spazi di conoscenza tra persone desiderose di condividere una casa e la loro quotidianità.


Da cosa è nata questa idea? Da una lettura dei nostri tempi, in cui un numero sempre più grande di persone vivono sole in abitazioni medio/grandi, mentre studenti o lavoratori spesso non riescono a permettersi un affitto sul libero mercato.

Ma soprattutto perché numerosi studi dimostrano come il sostegno relazionale reciproco, le esperienze di prossimità e la qualità delle relazioni tra le persone rappresentano importanti fattori di benessere. Se viviamo più a lungo e vogliamo mantenere anche un buon livello di qualità di vita, dobbiamo coltivare relazioni, nelle quali ci sentiamo importanti e capaci di fare qualcosa per gli altri, e in cui possiamo soddisfare i nostri bisogni e sentirci meno soli.


VIVO.CON supporta e accompagna il processo di conoscenza reciproca, rispettando le valutazioni e le scelte di tutti i partecipanti, ad esempio le risposte ad alcune domande quali: Con chi mi piacerebbe vivere? Sento il bisogno di un qualche tipo di aiuto? Quali spazi e momenti desidero condividere? Che tempi e spazi preferisco invece tenere solo per me?

Partire da questi aspetti permette al progetto di garantire l’autonomia, gli affetti, le preferenze e contemporaneamente di favorire occasioni di condivisione e sostegno pratico e relazionale tra le persone coinvolte. In questo senso, le scelte di coabitazione rappresentano l’esito di un percorso di mediazione dell’equipe professionale di VIVO.CON.

 

Progetti di questo tipo si sono sviluppati a partire dalle esperienze di volontari attenti alle esigenze delle persone e dei territori. Ad esempio, il progetto di coabitazione “Auser Sociale” di Firenze è nato grazie alla collaborazione con i volontari di Auser Toscana, mentre il nostro “VIVO.CON” di Trento si fonda sulle esperienze di auto mutuo aiuto dell’Associazione A.M.A.

Pur trattandosi di percorsi diversi, entrambi hanno trovato nella forma delle relazioni sociali di sostegno la chiave per fronteggiare meglio e per più tempo l’avanzare dell’età e hanno confermato, nel tempo, di rappresentare una valida strategia che permette alle persone anziane di permanere nelle proprie abitazioni molto più a lungo. 


Per informazioni : Associazione A.M.A. Trento – Progetto VIVO.CON

Via Taramelli, 17, tel: 0461.239640

www.automutuoaiuto.it


Zilma Lucia Velame

Marta Spanevello


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Commonfare.net è per le persone, con le persone e delle persone.

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8 Commenti

Card io

emme

gennaio 31, 2019 at 17:36

è un bellissimo progetto, complimenti

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AMA Trento

gennaio 31, 2019 at 17:42

Grazie! in questi anni sono partite tante co-abitazioni sia tra persone anziane con giovani, che tra persone sole per diversi motivi e anche tra famiglie e ragazzi neo-maggiorenni in uscita da percorsi di tutela. Chi è stato ospitato ha diffuso in seguito la cultura dell'accoglienza mettendo a disposizione a sua volta uno spazio nella propria abitazione.

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Anonimo

febbraio 01, 2019 at 15:15

Bella iniziativa, mi auguro che in molti altri comuni, o municipi delle città più grandi, si diffondano iniziative come queste

Card il cielo sopra berlino

C_M

febbraio 01, 2019 at 16:36

molto importante quello che aggiungete nel commento @Ama Trento, vale a dire che chi è stato ospitato ha poi a sua volta ospitato, diffondendo il modello

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Quia

febbraio 01, 2019 at 17:32

Un'idea molto bella (e fondata) - ancor più bello che sia stata messa in partica con successo in diverse "configurazioni"! Sicuramente un bagaglio di conoscenze, il vostro, da diffondere il più possibile.

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AMA Trento

febbraio 04, 2019 at 09:14

L'idea è sempre quella della reciprocità, in questo modo la persona ospitata sa di essere di sostegno all'ospitante, ogni co-abitazione fissa delle "regole di co-abitazione" in base ad esigenze specifiche per esempio in un caso una persona francese offriva all'ospitante 4 ore di lezioni a settimana dato l'interesse dell'ospitato ad imparare la lingua...

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AMA Trento

febbraio 04, 2019 at 09:54

https://vimeo.com/312912585?fbclid=IwAR2MbsltyT70Od04cCaSrherpauBNiOb7iB52WPe80WW1VzEkcyJaUWXyK4 Per chi volesse approfondire qui c'è un'altra bella storia di vivo.con, l'esperienza di Almas, prima in gruppo appartamento per minori, poi in una co-abitazione in una famiglia!

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Quia

febbraio 19, 2019 at 10:08

Bellissima storia anche quella di Almas, grazie!