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COMMONERS VOICES

Ruolo delle istituzioni internazionali, nazionali e locali. Quali politiche pubbliche per una nuova economia ed un nuovo concetto di Welfare [Lez. 14]



SCUOLA DI ATTIVAZIONE POLITICA
“Progettare un’economia trasformativa per una comunità sostenibile e solidale"

PARTE QUARTA:
Istituzioni normative e politiche pubbliche

 📌 Giovedì 5 novembre -  17.30-19.30
LEZIONE 14  - Ruolo delle istituzioni internazionali, nazionali e locali. Quali politiche pubbliche per una nuova economia ed un nuovo concetto di Welfare

Dentro l’emergenza sanitaria, economica e sociale i Comuni, già messi con le spalle al muro da decenni di politiche di austerità, rischiano il fallimento e, con loro, le comunità territoriali..
Si tratta di un nodo dirimente: o le comunità territoriali e gli enti locali prendono parola per affermarsi come fulcro di un nuovo modello di società socialmente ed ecologicamente orientata, o saranno gli interessi finanziari e della rendita a completare la definitiva espropriazione di territorio, beni comuni e diritti sociali.
Nonostante questo le maggiori risorse stanziate a livello governativo ed europeo vengono direzionate a favorire le imprese e a rispondere ai diktat di una Confindustria che, nella guerra per le risorse, non intende fare prigionieri.

Salute, istruzione, servizi di pubblica utilità hanno subito nelle ultime decadi profondi processi di ristrutturazione che si sono sviluppati in due principali direzioni. Da un lato buona parte del welfare è oggi sottoposto a una fase di finanziarizzazione, secondo la quale la possibilità di accedere a tali servizi passa attraverso l’intermediazione dei mercati finanziari e assicurativi privati. Fondi pensioni, assicurazione sanitarie, accensioni di debiti per l’istruzione sono solo alcuni esempi degli strumenti che oggi selezionano in modo discriminatorio, in funzione del reddito disponibile, la possibilità di godere di tali servizi. Il principio di universalità dei servizi sociali è oggi un pallido ricordo, in linea con i dettami dell’idea di “workfare”. Dall’altro, si è modificata la logica della governance di tali servizi anche quando rimangono di gestione pubblica-statuale. La diffusione del New Public Management ha introdotto anche nell’impresa statale il criterio dell’efficienza e della profittabilità soprattutto all’indomani delle liberalizzazioni che hanno trasformare tali società in SpA, aprendo così la strada a possibili privatizzazioni.

In questo frangente, ragionare sulla costruzione di un welfare del comune (commonfare) in grado di garantire il più possibile l’autodeterminazione delle persone, garantire in modo effettivo e reale (e non solo formale) l’esercizio del diritto di scelta (anche di dire no), al fine di partecipare in modo attivo alla cooperazione sociale e riappropriarsi dei beni comuni naturali e intangibili (conoscenza, formazione, salute, socialità, riproduzione sociale) in grado di creare la ricchezza comune sociale.

Dall’altro lato l'affermazione delle maggiori piattaforme della sharing economy ha evidenziato come la progettazione e l'uso di tecnologie siano in una relazione dinamica con le istituzioni esistenti, da quelle regolatrici alle forme di organizzazione della produzione. Tale relazione dinamica è propria anche di iniziative di progettazione, sviluppo, e adozione di tecnologie digitali orientate al mettere in comune risorse, capacità, e desideri. Attraverso i casi di Commonfare e di Grassroots Radio, l'intervento illustrerà alcuni aspetti della relazione tra progettazione e uso di tecnologie, istituzioni esistenti, e la prefigurazione di nuove forme istituzionali.

Interverranno:

🔹  Andrea Fumagalli: ha conseguito il Ph.D. in Economia Politica dopo periodi ricerca presso l’EHESS di Parigi e la New School for Social Research di New York. Dipendente pubblico, è professore associato di Economia Politica presso il Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali all’Università di Pavia. Insegna all’Università di Pavia e all’Università di Bologna. E’ membro fondatore del Bin-Italia, collabora al sito Effimera.org e ha lavorato al progetto europeo Commonfare. Le sue ricerche vertono sui temi della precarietà del lavoro, sul reddito di base e sulle trasformazioni del capitalismo contemporaneo. L’ultimo libro pubblicato è: “Economia politica del comune”, DeriveApprodi, Roma, 2017.

🔹  Maurizio Teli: Ph.D. in Sociologia e Ricerca Sociale, è professore associato di tecno-antropologia e partecipazione all’Università di Aalborg (Danimarca). È membro del comitato editoriale della rivista CoDesign, dell’Advisory Board della Participatory Design Conference; è stato coordinatore della ricerca e dell’innovazione nel progetto Commonfare e ha partecipato a molti progetti di ricerca in ambito europeo, inclusi il progetto “My Ideal City” (2009 - 2011) e il progetto “Grassroots Radio” (2018 - 2020). È co-leader, insieme a Chiara Bassetti, del Working Group 4 della COST Action “From Sharing to Caring: Understanding the Socio-Technical Aspects of the Collaborative Economy”. La sua attività di ricerca si focalizza sulla progettazione di tecnologie digitali in relazione alle pratiche di messa in comune e alla trasformazione istituzionale.

🔹 Marco Bersani: Laureato in filosofia, è stato dirigente comunale dei servizi sociali ed è supervisore pedagogico di cooperative sociali. Socio fondatore di Attac Italia, è stato uno dei principali animatori del Forum italiano dei movimenti per l'acqua e fra i promotori della Campagna “Stop TTIP Italia”. E' fra i soci fondatori di Cadtm Italia (Comitato per l'abolizione dei debiti illegittimi) . Collabora con il Manifesto e con Comune-info. Autore e saggista, le sue ultime pubblicazioni sono:“Dacci oggi il nostro debito quotidiano” (DeriveApprodi, Roma, 2017) e “Europa alla deriva” (DeriveApprodi, Roma, 2019).

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1 Reactie

Card jack1

Mariarosaria M

november 05, 2020 at 17:45

Dove trovo il link per seguire?